IL CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA, DEL FIUME MARTA E DELLA COSTA TIRRENICA DI TARQUINIA

Il Contratto del Lago di Bolsena, del Fiume Marta e della Costa Tirrenica antistante Tarquinia nasce nel 2017 da un primo incontro con i Comuni del Lago, e si concretizza il 4 dicembre 2017 presso la sede della Provincia di Viterbo con la sottoscrizione del Manifesto d’Intenti del Contratto di Lago di Bolsena da parte di 6 comuni e 14 privati.

Durante il 2018 sul territorio si focalizza l’attenzione sul ‘Contratto’, e i Comuni di Tuscania e Tarquinia chiedono di aderire, nonché numerose associazioni e persino privati cittadini. Viene quindi sottoscritto il Manifesto d’intenti del Contratto del Lago di Bolsena, del Fiume Marta e della Costa Tirrenica antistante Tarquinia l’11 dicembre 2018 presso la sede della Provincia di Viterbo.

Ad oggi il Manifesto è stato sottoscritto da 12 Comuni, la Provincia di Viterbo, 18 associazioni e comitati, la ASL di Viterbo, 3 sindacati, 7 associazioni di categoria, un GAL e 7 privati cittadini. A gennaio partiranno una serie di iniziative di animazione in tutti i comuni aderenti e nelle scuole del territorio. Il Contratto di Fiume che poi si declina nel nome nelle diverse tipologie idrografiche( lago, costa, foce, etc) nasce dalle prime esperienze spontanee in Francia, si diffonde in Belgio e Olanda. In Italia le prime esperienze sono in Piemonte.

Nel 2015 con il Collegato Ambientale (art.59, art.68 bis) il Contratto di Fiume viene riconosciuto giuridicamente.

I Contratti sono strumenti di programmazione strategica e negoziata ad adesione volontaria, ideati con la volontà̀ di perseguire la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali congiuntamente alla protezione dai rischi idraulici, contribuendo quindi allo sviluppo locale.

I Contratti di Fiume contribuiscono inoltre al perseguimento degli obiettivi posti dalla normativa vigente, con particolare riferimento alle direttive 2000/60/CE (direttiva quadro sulle acque)- e agli strumenti normativi che da questa derivano -, 2007/60/CE (direttiva alluvioni), 42/93/CEE (direttiva habitat) e 2008/56/CE (direttiva quadro sulla strategia marina). In particolare il Contratto del LdB, FM e CaT, interessa una vasta porzione del territorio provinciale, circa il 50% e 33 comuni, tra cui Viterbo, trattandosi non di un bacino , ma di un distretto composto da 3 bacini, sul quale insistoni numerosi siti appartenenti alla Rete Natura 2000, sia 6 SIC( di cui uno marino), 2 ZPS e 2 ZCS, oltre alla Riserva Naturale di Tuscania.

Questo Contratto rappresenta al momento un unicum, quindi anche la sua gestione è completamente sperimentale e sarà così strutturata:
• costituzioni di 3 coordinamenti territoriali locali, ma un solo coordinamento centralizzato con la costituzione di un’unica Cabina di Regia, quale organo di indirizzo e decisionale, un unico Comitato Tecnico Scientifico e di un’unica Segreteria;
• realizzazione del processo partecipativo attraverso l’attivazione di Tavoli Tematici localizzati nei diversi bacini idrografici;
• messa a sistema delle conoscenze comuni attraverso indagine conoscitiva delle aree;
• successiva redazione del Documento strategico – (criticità/valori ambientali prevedendo quali caposaldi la quantità e la qualità della risorsa, paesistici e territoriali – politiche e progetti locali);
• redazione di un Programma Strategico (di medio/lungo termine);
• redazione di un Programma d’Azione (di breve termine – 2/3 anni) per perseguire gli obiettivi di riqualificazione ambientale e paesistica;
• attività di fund raising;
• sottoscrizione del Contratto;
• implementazione del Programma d’Azione;
• attivazione di un sistema di monitoraggio

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