Martedì 11 dicembre 2018 alle ore 10, nella sala del Consiglio provinciale di Palazzo Gentili (via Saffi n. 49), si svolgerà la conferenza di presentazione del Contratto del Lago di Bolsena, del Fiume Marta e della Costa tirrenica di Tarquinia.
Ad un anno dalla firma, sempre a Palazzo Gentili, della manifestazione d’intenti per il Contratto di bacino del Lago di Bolsena, i soggetti istituzionali e le associazioni che avevano sottoscritto quel primo documento si ritroveranno, insieme ad altri che nel frattempo si sono aggiunti al progetto (in primo luogo i Comuni di Tuscania e Tarquinia), estendendolo e articolandolo in un vero e proprio programma di tutela e valorizzazione dell’intero distretto idrografico del lago di Bolsena, del fiume Marta e della costa compresa tra la foce del torrente Arrone e del Marta.
Diffusi fin dal 2000 in Europa e nelle regioni del Nord Italia nella forma dei “Contratti di fiume”, questi strumenti di programmazione territoriale dal basso sono forme di accordo che permettono di “adottare un sistema di regole in cui i criteri di utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale e sostenibilità ambientale intervengono in modo paritario nella ricerca di soluzioni efficaci per la riqualificazione dei bacini fluviali” (World Water Forum).
Nel caso della nostra Regione, un punto fermo è rappresentato dalla delibera della Giunta regionale n. 787/2014 con cui finalmente anche il Lazio ha aderito alla “Carta nazionale dei contratti di fiume”, entrando a far parte, di fatto, delle dieci Regioni che dialogano con Stato e Unione Europea per implementare questo strumento di programmazione territoriale.
Con i Contratti di fiume (di lago, di foce, di costa) s’intende promuovere forme di programmazione negoziata ai fini della riqualificazione ambientale dei bacini idrografici secondo i principi comunitari di partecipazione democratica alle decisioni, attraverso attività di sensibilizzazione e promozione, coinvolgendo Enti pubblici e privati, associazioni di categoria e tutti gli altri soggetti presenti sul territorio.
«Promuovendo l’incontro dell’11 dicembre – ha dichiarato il presidente della Provincia Pietro Nocchi – Palazzo Gentili ribadisce il proprio ruolo di ente di coordinamento e di rappresentanza di vaste aree territoriali, rivolgendo particolare attenzione alle iniziative della cittadinanza attiva e dei Comuni, che – soprattutto nel campo della salvaguardia ambientale e della promozione dello sviluppo sostenibile – rivestono un’importanza decisiva per la capacità che hanno di stimolare nelle comunità locali l’emergere dal basso di pratiche e comportamenti ecologicamente virtuosi. L’incontro che abbiamo promosso – conclude il presidente – sarà un momento decisivo per ricapitolare il lavoro svolto e per programmare efficaci azioni per il futuro».
All’evento prenderanno parte le rappresentanze politiche e istituzionali del territorio della Tuscia, rappresentanti dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e del ministero dell’Ambiente; i Comuni firmatari, nonché quelli interessati all’eventuale sviluppo del progetto; le associazioni di cittadini e le organizzazioni di categoria interessate alla tutela e allo sviluppo sostenibile del territorio che hanno già sottoscritto l’iniziale manifestazione d’intenti e quelle che vorranno aggiungersi per dare il loro apporto.
Un contributo particolarmente utile dal punto di vista operativo potrà venire da Cristiana Avenali, responsabile dell’Ufficio di scopo per i Contratti di fiume e i piccoli Comuni che la Regione Lazio ha recentemente istituito.